11 Maggio 2014
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea (GUUE) del 6 maggio 2014 la direttiva comunitaria n. 55 del 16 aprile 2014 in materia di fatturazione elettronica negli appalti pubblici, che entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in gazzetta e che ciascun Stato membro dovrà recepirla entro 48 mesi dall’entrata in vigore quindi entro il 27 novembre 2018, come previsto all’art. 6.
In mancanza di una norma comune, quando oggi gli Stati membri promuovono o impongono l’uso della fatturazione elettronica negli appalti pubblici definiscono soluzioni tecniche proprie sulla base di norme nazionali separate e gli operatori economici che intendono partecipare ad appalti transfrontalieri devono adeguarsi a una nuova norma di fatturazione elettronica ogni volta che accedono a un nuovo mercato. La direttiva comunitaria citata ha proprio lo scopo di armonizzare tale quadro normativo non standardizzato.
La direttiva comunitaria definisce gli elementi minimi obbligatori che una fattura elettronica negli appalti pubblici deve sempre riportare:
La direttiva introduce disposizioni secondo il principio di neutralità tecnologica e si applica alle fatture elettroniche ricevute dalle amministrazioni aggiudicatrici e dagli enti aggiudicatori a seguito dell’esecuzione delle prestazioni previste dai contratti aggiudicati a norma della direttiva 2009/81/CE, la direttiva 2014/23/UE, la direttiva 2014/24/UE o la direttiva 2014/25/UE. Mentre non si applica alle fatture elettroniche emesse a seguito dell’esecuzione di contratti che rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/81/CE, qualora l’aggiudicazione e l’esecuzione del contratto siano dichiarate segrete o debbano essere accompagnate da speciali misure di sicurezza secondo le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative vigenti in uno Stato membro e a condizione che lo Stato membro stesso abbia determinato che gli interessi essenziali in questione non possono essere garantiti da misure meno restrittive.