13 Settembre 2015
Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) è un sistema costituito da un insieme di soggeti pubblici e privati che, previo accreditamento presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni o di altri soggetti privati interessati.
Grazie, quindi, a SPID le pubbliche amministrazioni ovvero altri soggetti privati interessati potranno fornire innovativi servizi online a cittadini e imprese, in quanto l’accesso in rete ai propri servizi sarà garantito oltre che con lo stesso SPID, anche attraverso la carta d’identità elettronica e la carta nazionale dei servizi.
Da un punto di vista normativo, l’articolo 64, comma 2-sexies del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 s.m.i., cosiddetto Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), ha introdotto l’obbligo di istituire lo SPID, poi è stato emanato il primo decreto di attuazione di cui al D.P.C.M. 24 ottobre 2014, pubblicato in G.U. n. 285 del 9 dicembre 2014.
Il 28 luglio 2015, con la Determinazione AgID n. 44/2015, sono stati emanati i quattro regolamenti previsti dall’articolo 4, commi 2, 3 e 4, del DPCM 24 ottobre 2014:
– Regolamento SPID: accreditamento gestori;
– Regolamento SPID: utilizzo identità pregresse;
– Regolamento SPID: modalità attuative;
– Regolamento SPID: regole tecniche.
Il regolamento che norma le modalità di accreditamento gestori SPID è entrato in vigore il 15 settembre 2015, data dalla quale i soggetti interessati possono presentare domanda di accreditamento all’Agenzia per l’Italia Digitale.